Premio Internazionale Teika
I Edizione, anno 2013

Keiryū International

via G. L. Bernini, 4

33084 Cordenons (PN)

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Keiryū International
c.a. dott. Luca Cenisi
via G. L. Bernini, 4
33084 – Cordenons (PN)

Poesia (edita o inedita) in forma keiryū

Tema:

Libero

Copie:

5

Lunghezza:

Cinque versi, secondo il modello keiryū

Opere ammesse:

Da 1 a 3

Non è prevista alcuna quota di iscrizione

Sarà stilata una rosa di dieci finalisti, tra cui la Giuria selezionerà i tre vincitori finali. I premi saranno così ripartiti:

I classificato: Euro 300 e targa
II classificato: Euro 200 e targa
III classificato: Euro 100 e targa

I premi dovranno essere ritirati direttamente dagli interessati o da persona da loro delegata, eccezion fatta per i premi in denaro, per i quali è obbligatoria la presenza dell’autore.
La Giuria si riserva la facoltà di assegnare ulteriori premi e riconoscimenti ad opere ritenute meritevoli e di raccogliere gli scritti più significativi in un’Antologia curata da Keiryū International.

Data ancora da definire

La cerimonia di premiazione avverrà nel mese di dicembre 2013, a Pordenone, in luogo da stabilirsi. I vincitori e gli eventuali segnalati saranno avvisati con giusto anticipo dalla Segreteria del Premio.
Tutti i partecipanti sono fin d’ora invitati alla cerimonia conclusiva del Premio.

• Patrocinio dell’Associazione Italiana Haiku (AIH)

COS‘È IL KEIRYŪ
Il keiryū ( 渓流, “torrente di montagna”) è un componimento poetico di quarantadue sillabe distribuite in cinque versi, secondo il seguente schema metrico: 7-9-8-9-9.
I primi tre versi costituiscono lo “izumi”(泉, “sorgente”), mentre gli ultimi due, ad essi intimamente connessi ma di più ampio respiro concettuale, formano il cosiddetto “nazo no kaze” (謎の風, letteralmente, “enigma del vento”).
Oltre a dover contenere il cosiddetto “sasayaku” (囁く, “sussurro”), cioè il tema esistenziale dello scritto, il keiryū prevede, nel proprio impianto lirico, uno o più “kizuna” (絆, “collegamento”, “vincolo”), ossia delle parole o dei segni d’interpunzione con funzione di cesura.
I principi cardine che devono guidare il keijin(けいじん, “scrittore di keiryū”) nella stesura dell’opera sono generalmente:
– la transitorietà (“hakana-sa” はかなさ) dell’essere, in relazione all’inesorabile scorrere del tempo;
– la cripticità (“fukakaina” 不可解な) del messaggio veicolato dal poeta, volto a stimolare una profonda riflessione intimistica nell’animo del lettore e, conseguentemente, una pluralità di soluzioni interpretative, tutte egualmente valide;
– la sintesi armoniosa (“hāmonī” ハーモニー) tra il vissuto personale del keijin e la reale naturale che lo circonda.
Il keiryū, di regola, non ha un titolo.

Esempio di keiryū: