La Giuria della XXVI Edizione del Premio Città di Melegnano 2021 presieduta nella sezione Poesia da Massimo Barile, dopo attenta valutazione delle opere pervenute ha così decretato:
Opera 1^ classificata: «Il varco» di Paulette Ducrè, Alpignano (Torino). Questa la motivazione della Giuria: «Paulette Ducrè offre una lirica penetrante ed evocativa, che riconduce alla visione poetica della poetessa Antonia Pozzi, diventando un prezioso e sentito omaggio lirico.
Nel divenire poetico il silenzioso dolore scuote l’anima e la ricerca di un simbolico “varco” diventa evidenza lirica, capace di penetrare il pianto che nasce da un sofferto vissuto.
Labili percezioni dell’animo e sembianze silenziose, sedimentate nel profondo dell’animo, illuminano la sua Parola ed il cuore pulsante della poetessa conduce al “nitore di nudità di pace”». Massimo Barile
Vince: Attestato – Trofeo Benedetto Di Pietro – Pubblicazione di un libro di 32 pagine edito dalla casa editrice Montedit con assegnazione gratuita di 100 copie all’autore – Pubblicazione della poesia sull’Antologia – Pubblicazione della Poesia su Internet www.club.it
Opera 2^ classificata: «L’ipotesi di quello che sono» di Sergio Baldeschi, Montecerboli (Pisa). Questa la motivazione della Giuria: «Sergio Baldeschi ripropone la sua poetica, precisa e raffinata, offrendo brividi lirici ed illuminazioni poetiche che rivisitano le sue esperienze esistenziali e catapultano davanti “all’immenso stupore della vita”.
La sua Parola si nutre della sostanza lirica e la innalza ad un canto dell’anima, profondo e viscerale, tra simulacri da disvelare e suggestive ipotesi sull’”altra parte di sé” che si riflette nel simbolico specchio della vita: la sua visione lirica seduce e “s’eterna al mistero”». Massimo Barile
Vince: Attestato – Pubblicazione di un libro di 32 pagine edito dalla casa editrice Montedit con assegnazione gratuita di 50 copie all’autore – Pubblicazione della poesia sull’Antologia – Pubblicazione della Poesia su Internet www.club.it
Opera 3^ classificata: «La felicità è nei brandelli» di Elisabetta Liberatore, Pratola Peligna (Aquila). Questa la motivazione della Giuria: «Come scrive Elisabetta Liberatore, “la felicità è nei brandelli”, depurati da ciò che è inutile e dagli orpelli dell’esistenza, negli spiragli di vita che sorprendono e nelle manifestazioni che oltrepassano il silenzio dell’attesa.
La nuda essenza, spogliata dall’eccesso e dal superfluo, diventa paradigma della visione lirica della poetessa, capace di sorprendere e di superare l’ingannevole superficie per penetrare l’intima e profonda essenza dell’esistere». Massimo Barile
Vince: Attestato – Pubblicazione di un quaderno di 32 pagine edito dalla casa editrice Montedit con assegnazione gratuita di 50 copie all’autore – Pubblicazione della poesia sull’Antologia – Pubblicazione della Poesia su Internet www.club.it
Opera 4^ classificata: «Tremo sul davanzale dei tuoi occhi” (preghiera dell’uomo perduto)» di Vittorio Di Ruocco, Pontecagnano (Salerno). Questa la motivazione della Giuria: «Vittorio Di Ruocco offre un canto lirico, che definisce “dell’uomo perduto”, profondamente sentito e capace di penetrare nelle zone segrete del cuore, muovendosi sull’orlo dell’abisso, fino a catapultare nella vertigine immane.
Ogni presunta certezza è ormai sgretolata e tutto pare travolgere scaraventando in una simbolica “eterna pena”: ecco allora che gli “occhi” della donna amata diventano unica fonte salvifica, lento inabissarsi nella luce senza più paura». Massimo Barile
Opera 5^ classificata: «Un sogno» di Niccolò Valtulini, Bolgare (Bergamo). Questa la motivazione della Giuria: «La visione poetica riconduce alla sostanza profonda dell’esistere con la consapevolezza che ogni evento dell’esistenza è appeso al destino, alla vita appena sfiorata, al sogno amaro di un amore perduto.
La percezione diventa intensa rivisitazione delle metamorfosi dell’esistere e Nicolò Valtulini fissa, con parola precisa e ferma, tale evidenza lirica». Massimo Barile
Opera 6^ classificata: «La specie umana» di Chris Mao, Ormea (Cuneo). Questa la motivazione della Giuria: «Nell’inquietudine che porta con sé, sempre rivolta a nuovi orizzonti e desideri, la “specie umana” avanza inesorabile per alimentare la sfrenata ambizione, ed ecco allora che diventa fondamentale ritrovare il “lume bianco della verità” nell’universo emozionale e nel fluttuare dei sogni.
Chris Mao offre uno stato d’animo che si erge a simbolo portante della lirica ed immerge la sua Parola dentro tali evidenze esistenziali». Massimo Barile
Opera 7^ classificata: «Sequele di parole» di Lucia Ingegneri, Monza. Questa la motivazione della Giuria: «Lucia Ingegneri offre una visione poetica che, tra armonia e dolcezza, alimenta costantemente la sua Parola, che si fa “respiro di poesia”.
Le simboliche “sequele di parole” oltrepassano il silenzio e spingono alla ricerca di nuove emozioni, riportano le molteplici “sfumature” dell’esistere, distillando le meravigliose “scintille del cuore” che alimentano la magia della vita». Massimo Barile
Opera 8^ classificata: «Ultimo giorno di scuola» di Dario Marelli, Seregno (Monza e Brianza). Questa la motivazione della Giuria: « Dario Marelli propone una poesia che diventa ricordo e riflessione sull’”ultimo giorno di scuola”.
Il sorriso dei bambini, lo stupore davanti alla nuova vita che li aspetta e la girandola dei sogni che si muoverà sopra di loro, diventano visione lirica che riconduce al sorprendente divenire della nostra esistenza». Massimo Barile
Opera 9^ classificata: «False partenze» di Francesca Croci, Predazzo (Trento). Questa la motivazione della Giuria: «Francesca Croci pone al centro della visione lirica la concezione che vede l’esclusiva affermazione della propria individuale esistenza come unica ed autentica realtà.
Nel processo lirico, tra “viaggi di solipsismo”, “mete casuali” ed “itinerari astratti”, v’è la totale immersione in una dimensione che vede il distacco e l’abbandono come viaggio di sola andata perché, come decreta la poetessa nella chiusa della sua poesia: “Non serve più partire. Occorre non tornare”». Massimo Barile
Opera 10^ classificata: «Disillusione» di Ileana Pisani, Cernobbio (Como). Questa la motivazione della Giuria: «Nella lirica di Ileana Pisani domina il senso di “disillusione” nei confronti di ogni manifestazione dell’esistere, fortemente avvertito durante il percorso della vita.
La sua visione è permeata dalla percezione della nostalgia per lo smarrimento di “fantasie” e “memorie”, per le “inutili speranze coltivate”, ed il rimpianto per ciò che, erroneamente, credeva generato dalla gioia». Massimo Barile
Dal 4° al 10° classificato vincono: Attestato – Pubblicazione della Poesia sull’antologia con assegnazione di 2 copie gratuite a ciascun Autore – Pubblicazione della Poesia su Internet www.club.it
Opera Segnalata dalla Giuria: «In abito bianco» di Ubaldo Bitossi, Firenze. Questa la motivazione della Giuria: «La lirica di Ubaldo Bitossi si alimenta di un’atmosfera sognante davanti all’immagine d’una donna che danza, in riva al mare, in “abito bianco”, lambita dal vento, mentre si muove in armoniosi gesti.
Il desiderio di “specchiarsi nei suoi occhi”, e vivere totalmente il suo splendore, si plasma con le cadenze interiori e penetra nel cuore, diventando atto salvifico». Massimo Barile
Opera Segnalata dalla Giuria: «Mancanza» di Diego Orlandi, Lagord (Francia). Questa la motivazione della Giuria: «Diego Orlandi propone una lirica nella quale si avverte il senso della “mancanza” delle proprie radici, quando “partire” diventa desiderio di poter “tornare” in un luogo dove tutto, come scrive e confessa, “mi assomiglia”.
Nei “sentieri della vita” non rimane che ricercare tale visione lirica per ritrovare sé stesso». Massimo Barile
Opera Segnalata dalla Giuria: «Naufragi notturni» di Sergio Rossi, Cornate d’Adda (Monza e Brianza). Questa la motivazione della Giuria: «Nella lirica di Sergio Rossi si assiste ad una lenta immersione nei simbolici “naufragi notturni” di “ombre salvate/sbarcate clandestine sopra scogli”, tra “infinite risacche” d’una sofferta vita e tragici “sogni interrotti”, inghiottiti dal turbinio dell’acqua, fagocitati in un percorso di speranza che diventa negazione d’un approdo salvifico». Massimo Barile
Opera Segnalata dalla Giuria: «Per te» di Alice Ramploud, Fidenza (Parma). Questa la motivazione della Giuria: «La poesia di Alice Ramploud riconduce al canto d’amore che diventa rivelazione, tra un “dolce bacio” e “brividi leggeri”, come a voler fermare il tempo per preservare la memoria e rendere eterno il “respiro” che lambisce l’animo nel silenzio notturno». Massimo Barile
Opera Segnalata dalla Giuria: «Umano» di Luca De Giulio, Gorgonzola Milano). Questa la motivazione della Giuria: «Luca De Giulio offre una limpida visione lirica delle molteplici riflessioni generate “lungo il sentiero di casa”, quando la debolezza l’ha reso così “umano” ed ha alimentato i suoi pensieri, come a voler oltrepassare la linea di confine che separa la realtà dal sogno, cercando di non arenarsi sopra la miscela di “ricordi” e “scivolose certezze”, per non essere disorientato dalle illusioni della vita». Massimo Barile
Gli Autori Segnalati dalla Giuria ricevono Attestato di Merito.
La Giuria della XXVI Edizione del Premio Città di Melegnano 2021 presieduta nella sezione Narrativa da Monica Colombini, dopo attenta valutazione delle opere pervenute ha così decretato:
Opera 1^ classificata: «La pausa del caffè» di Lino Belleggia, Roma. Questa la motivazione della Giuria: «Il racconto dipinge con delicata penna il dramma dell’infanzia inascoltata. Il finale drammatico arriva a sorpresa e addolora, ma il presagio era nell’aria della frettolosa e anaffettiva lettura di un mondo di adulti senza capacità di ascolto e cura. Non sono sempre capricci quelli dei bambini… basterebbe fermarsi ad ascoltare aprendo il cuore». Monica Colombini
Vince: Attestato – Targa Città di Melegnano – Pubblicazione di un libro di 32 pagine edito dalla casa editrice Montedit con assegnazione gratuita di 100 copie all’autore – Pubblicazione del racconto sull’Antologia della Sezione Narrativa
Opera 2^ classificata: «Nuova vita» di Giuseppe Sorrentino, Napoli. Questa la motivazione della Giuria: «Scorre veloce la bella scrittura dipingendo un profilo di donna, sportiva, vincitrice pronta ad uscire per sempre dall’acqua rallentando il ritmo, per accogliere in una bolla speciale di acqua preziosa una nuova vita raccogliendo un nuovo e più grande traguardo». Monica Colombini
Opera 3^ classificata: «Storia di G.» di Luisa Patta, Siena. Questa la motivazione della Giuria: «Il racconto testimonia la verità dell’amore che si insinua, stupisce, guarisce e ricuce fili di vita e memoria».
Opera 4^ classificata: «Scende la sera sul parco» di Lucia Lo Bianco, Palermo. Questa la motivazione della Giuria: «Attraverso le parole semplici, belle, minuziose nel ricostruire la descrizione di luoghi e memorie, si ha davvero l’impressione di entrare nella vecchia casa di Zia Amelia dove si affollano le immagini di una vita e i ricordi dell’infanzia». Monica Colombini
Opera 5^ classificata: «La verifica di Estimo» di Giuseppe Turchi, Solignano (Parma). Questa la motivazione della Giuria: «Un racconto doloroso, urlato, difficile come può essere difficile e lacerante la relazione irrisolta tra una figlia e la mente, ormai a tratti annebbiata, di un padre. È storia quotidiana su cui riflettere e in cui riconoscersi». Monica Colombini
Opera 6^ classificata: «Le forme delle nuvole» di Pierpaolo Fiore, Acri (Cosenza). Questa la motivazione della Giuria: «Una storia familiare di coesione, sentimenti profondi… di amore. Il racconto scorre piacevole svelando lentamente le vere ragioni, aprendosi ad un finale che emoziona e rassererna. Ci sono vuoti incolmabili… dolorosi che diventano malessere e come sempre l’amore è resilienza». Monica Colombini
Opera 7^ classificata: «Gli occhi nelle lacrime» di Susanna Baldi, Milano. Questa la motivazione della Giuria: «Un racconto necessario, scritto con precisione tagliente, a tratti crudo, ma il racconto della guerra non può essere edulcorato. Per non dimenticare… mai!». Monica Colombini
Opera 8^ classificata: «Una mattina particolare» di Enrico Casartelli, Mariano Comense (Como). Questa la motivazione della Giuria: «Una storia come tante forse, ma attuale e narrata con capacità di restituire il crescendo dei sentimenti, che confermano infine la capacità degli affetti veri di aprire nuovi orizzonti». Monica Colombini
Opera 9^ classificata: «Fratello vento» di Carola Cestari, Milano. Questa la motivazione della Giuria: «Un racconto che è favola moderna di due giovani eroi sopravvissuti alla guerra… che non ha regione, ragione, colore, ideologia… ed è semplicemente negazione di umanità». Monica Colombini
Opera 10^ classificata: «Il peso dell’aria» di Andrea Sabatini, Pistoia. Questa la motivazione della Giuria: «Insolito punto di vista quello proposto da questo racconto che, insinuandosi nei “pensieri” di un pupazzo, denuncia la debolezza tutta umana di ambire senza limite, approvazione e consenso… non importa a quale costo per anima e coscienza. Attualissimo». Monica Colombini
Dal 2° al 10° classificato vincono: Attestato – Pubblicazione del racconto in Volume Antologico dei racconti vincitori della sezione Narrativa, edito dalla casa editrice Montedit con assegnazione di 3 copie gratuite a ciascun Autore – Pubblicazione del racconto su Internet www.club.it
Opera Segnalata dalla Giuria: «Una scatola di latta» di Elena Tarditi, Lomello (Pavia). Questa la motivazione della Giuria: «Il racconto trasforma un scatola di latta in un domestico piccolo vaso di Pandora, dispensatore per una volta di bei ricordi di vita familiare». Monica Colombini
Opera Segnalata dalla Giuria: «La spazzola» di Luca Bertini, Vicopisano (Pisa). Questa la motivazione della Giuria: «Un racconto che accarezza il ricordo finale del vezzo femminile, antico, che sa di bucato e vestito buono della domenica di una nonna che si è addormentata per sempre». Monica Colombini
Opera Segnalata dalla Giuria: «Ultimo atto» di Silvia Marini, Tirrenia (Pisa). Questa la motivazione della Giuria: «Il racconto svela la verità dell’artista in cui la vita diventa teatro, ma il teatro diventa vita e nulla ha più senso, lontano da quelle tavole quando si è soli». Monica Colombini
Gli Autori Segnalati dalla Giuria ricevono Attestato di Merito.
Nella giornata di sabato 18 giugno 2022 diamo la disponibilità a ricevere personalmente in maniera informale, gli Autori premiati che hanno piacere e modo di venire a ritirare quanto vinto, presso la nostra sede sita in Melegnano (Milano) piazza Codeleoncini 12, in orario 15,00-18,00.
È stata inviata comunicazione a mezzo email in data 01-06-2022.