La Giuria della XXVII Edizione del Premio Letterario Internazionale Il Club dei Poeti 2023, presieduta da Massimo Barile, dopo attenta valutazione delle opere pervenute in concorso, rende nota la seguente classifica:
Opera 1^ classificata: «Vecchio» di Alessio Baroffio, Rescaldina (MI).
Vince: Targa Il Club dei Poeti – Pubblicazione di un Libro di 32 pagine edito dalla casa editrice Montedit con assegnazione gratuita di 100 copie – Attestato di merito – Pubblicazione della Poesia sull’Antologia del Premio e su Internet club.it.
Questa la motivazione della Giuria: «La poesia di Alessio Baroffio diventa rappresentazione lirica della limitante condizione dell’Uomo e della sua finitudine che inevitabilmente soggiace al Tempo, dominus indiscusso sul palcoscenico della vita.
Durante il processo lirico emergono le evidenze delle percezioni del poeta, tra nostalgia avvolgente ed il “passo stanco”, il simbolico “ondeggiare dei cipressi” e “l’ulivo ormai genuflesso”, mentre le parole “restano sospese come sogni”.
Avvolto dal “sudario del Tempo” che scorre inesorabile, il poeta s’inabissa nel silenzio lirico ed alimenta le cadenze interiori.
La sua Parola fissa fedelmente lo stato d’animo che ammanta le percezioni esistenziali ed alimenta la consapevolezza che nasce dalla visione lirica in attesa del simbolico “tramonto”». Massimo Barile
Opera 2^ classificata: «Il cacciatore di anime» di Maria Anna Martino, Bagnolo Cremasco (CR).
Vince: Pubblicazione di un Libro di 32 pagine edito dalla casa editrice Montedit con assegnazione gratuita di 50 copie – Attestato di merito – Pubblicazione della Poesia sull’Antologia e su Internet club.it.
Questa la motivazione della Giuria: «La poesia di Maria Anna Martino si nutre della sua Parola, incisiva e penetrante, capace di fissare fedelmente la tempesta emozionale che deflagra in un continuo ed inesorabile affondare colpi di lama che inchiodano la figura d’un “carnefice sotterraneo” delle sue “aurorali velleità”, d’un predatore di “donne smarrite” che diventa, liricamente e simbolicamente, una “morsa letale” che avvinghia». Massimo Barile.
Opera 3^ classificata: «Una carezza di vento» di Chris Mao, Ormea (CN).
Vince: Pubblicazione di un Quaderno di 32 pagine edito dalla casa editrice Montedit con assegnazione gratuita di 50 copie – Attestato di merito – Pubblicazione della Poesia sull’Antologia e su Internet club.it.
Questa la motivazione della Giuria: «Nella poesia di Chris Mao la visione lirica erompe come a voler “strappare dall’oblio del tempo/ il prodigio di un’altra vita possibile”, quasi a catapultare in una dimensione più alta: oltre “l’effimero conforto”, oltre l’angoscia ed il dolore.
Durante il processo lirico ecco allora che la simbolica “carezza di vento” diventa atto salvifico». Massimo Barile
Opera 4^ classificata: «Assuefatto dal nulla» di Sergio Baldeschi, Montecerboli (PI).
Questa la motivazione della Giuria: «La visione lirica di Sergio Baldeschi offre la figura d’un poeta “assuefatto dal nulla”, quasi smarrito in un’atmosfera silente, impotente davanti ai “sogni infranti”, mentre il travaglio del tempo assedia la mente ed il cuore.
La consueta raffinata poetica di Sergio Baldeschi domina l’intero divenire della composizione lirica e la sua Parola, sempre autentica, alimenta ed esalta le evidenze e le metamorfosi esistenziali, i ricordi e le illusioni che catapultano nel personale magico alambicco del poeta». Massimo Barile
Opera 5^ classificata: «Il sentiero di frasche» di Roberto Falbo, Satriano (CZ).
Questa la motivazione della Giuria: «La poesia di Roberto Falbo proietta in una dimensione lirica dove lo sguardo è proteso verso la simbolica “figura nebbiosa” del proprio esistere, come “sbiadita filigrana” della stessa percezione vitale del poeta, tra voci che giungono dal passato e le inevitabili metamorfosi che insegnano “l’arte del vivere”.
Le evidenze lirico esistenziali mettono sul piatto della bilancia “l’amaro calice” della vita e gli “stratagemmi d’argonauta provetto”, in un tentativo di disvelamento, ove ancora possibile, del profondo mistero dell’esistere, simbolicamente celato in un “grigio sentiero di frasche”». Massimo Barile
Opera 6^ classificata: «Sia maledetto il canto dell’amore» di Vittorio Di Ruocco, Pontecagnano (SA).
Questa la motivazione della Giuria: «Vittorio Di Ruocco offre una poesia intensa e fortemente percepita nell’animo.
La sua poesia d’amore segue un travagliato percorso, al cospetto del Tempo e della finitudine dell’umano esistere: nel divenire lirico si trova davanti alla “pura essenza” della verità, all’oblio e agli inganni, decretando l’amara consapevolezza della fragilità dell’esistere». Massimo Barile
Opera 7^ classificata: «Il bene mio più caro (Elegia del tempo)» di Alessandro Inghilterra, Genova.
Questa la motivazione della Giuria: «Alessandro Inghilterra propone una poesia d’amore nella quale la sua Parola nasce dal cuore e la percezione stessa dell’Amore diventa salvazione dall’oblio e dalla memoria perduta, dall’effimero sogno, un simbolico medicamentum spiritus per ogni ferita, un lirico abbraccio della vita che diventa “polvere di luce” capace di illuminare il “bene più caro”». Massimo Barile.
Opera 8^ classificata: «Ambiguità alchemiche» di Saverio Rosso, Gaiola (CN).
Questa la motivazione della Giuria: «Saverio Rosso offre una poesia pervasa da enigmatica atmosfera, tra riverberi e fremiti esistenziali, dove l’atmosfera silente viene offuscata da una simbolica “nebbia” che pervade “l’oscuro canto”.
Durante il processo si avverte la velata nostalgia lirica che si evidenzia nel ricordo dei “sogni giovanili” con l’inevitabile riflesso che riconduce ad un “mondo d’altri tempi”». Massimo Barile
Opera 9^ classificata: «Col suo colore vermiglio» di Lucia Ingegneri, Monza.
Questa la motivazione della Giuria: «Lucia Ingegneri offre una poesia fortemente sentita e si avverte chiaramente che, nel cuore della poetessa, vive ancora la passione profonda che nasce dal cuore.
Durante il processo lirico emerge il desiderio, che diventa necessità vitale, di una vita leggera che sollevi e guarisca dal “deserto di parole”, che la renda ancora capace di afferrare salvifici “brandelli di favole”». Massimo Barile
Opera 10^ classificata: « A “Metamorfosi» di Francesca Fazio, Roma.
Questa la motivazione della Giuria: «Nella poesia di Francesca Fazio domina la figura d’una donna “intensa e evanescente”, che “si muta” in acqua e vola nel cielo, che diventa simbolo lirico d’una necessità vitale di proiettarsi oltre i “confini del vissuto”.
Nella quiete notturna brilla lo sguardo della poetessa, anima misteriosa che confessa candidamente: “mai si comprenderà/ la nota più profonda, /racchiusa /nel segreto del mio cuore”». Massimo Barile
Dal quarto al decimo vincono: Attestato – Buono valido per avere 30 copie in omaggio in caso di pubblicazione di un proprio libro con la casa editrice Montedit – Pubblicazione della poesia sull’Antologia del Premio e su Internet club.it
La consegna dei premi si è svolta Melegnano (Milano) nel pomeriggio di sabato 27 maggio 2023 presso la sede del Club degli autori. On line le foto