Carlo Caruso
Opera 1^ classificata
Ponte Sublicio
Di questa mia Roma assaporai ogni pietra,
in passeggiate distese d’avventura,
tra gomitoli di tempo riavvolti d’eternità:
pietre odorose di segreti piaceri, capricci
come nuvole sospese sotto arcate secolari,
tra profumi di cucine e carrozzette
scalpitanti di cavalli sontuosi e disperati
che ormai non partono più.
Mi immersi in Botteghe d’arte,
dove maestri di solitudine modellavano
gli schiocchi e i Campi dei vicoli,
e raggiunsi foschi scantinati caravaggeschi
cavernosi di quadri e di defitti,
sapidi di pugnali antichi
che morsero velluti rinascimentali
e impastarono sangue per dipingere santi
vestiti con te carni dolorose dei popolani
Ho visto pesanti turiboli d’oro massiccio
danzare al ritmo stordito d’incensi ipnotici,
nel religioso rituale estatico di vizi cardinali
celati sotto paraventi sacri.
Nelle notti rombanti di motori e riecheggianti
di feste cocainomani,
vidi piccoli falò di barboni infreddoliti
che annegavano nell’egoismo e nell’oblio.
Le lacrime della Memoria mi condussero
verso i porti del Tevere,
dove ancora riecheggia l’urlo di guerra
di Orazio Coclite che sul ponte Sublicio
sbarrò il passo ai barbari,
ora padroni della sua Città.
Liliana Murru
Opera 2^ classificata
Omaha
Ondeggiavano
e poi
come spinte da una brezza lieve
su quella riva
si adagiavano.
All’alba
di un nuovo giorno
come foglie d’autunno
di rosso tinte
gemevano
nel ribollire
delle onde avverse
e del loro sangue intrise
volgevano
occhi languidi
ove la luce già si spegneva,
al cielo cupo.
A Dio.
E si chiedevano
nell’attimo estremo
che il fatuo annienta
se aveva un senso il loro morire.
Anna Anzellotti
Opera 3^ classificata
Lì
Dimmi dove stai guardando
perché lì sarà lo zampillo della fontana dai mille colori,
lì disegnerò l’arcobaleno arlecchino, le strisce e la scia
rotta nei mille coriandoli del carnevale festoso.
Dimmi a cosa pensi
perché in quel pensiero
libererò il volo dei colombi dal nastro azzurro,
lì farò apparire il girotondo festoso dei bimbi.
Dimmi dove sarà, domani, il tuo risveglio
perché lì sarà il compleanno del sole.
Fa ch’io sappia dove ti addormenterai la sera
perché lì sarà il valzer delle stelle.
E, quando deciderai di fermarti,
guarnita la zampa,
manda il colombo con nastro dorato
a dirmi dove costruirai la tua casa.
Lì porrò la grande quercia a ricordarti la via,
immobile e maestosa attenderà il tuo ritorno.
Lì sarà il canto dell’usignolo,
lì il profumo del tiglio.
Dimmi sempre dove sei
perché lì verranno a morire, in silenzio,
le mie paure,
e lì sarà il calmo e pago battito del mio cuore.
Francesco Fiorista
Opera 4^ classificata
Se vuoi trovare la verginità,
cercala in una prostituta
William Blake
A Pier Paolo Pasolini
Vedendo nullità pontificare
Sui giornali o in televisione,
Noi andiamo, Pier Paolo, a ricordare
Il tuo volto scavato, l’espressione
Così profonda e insieme così schiva,
I tuoi pensieri, il tuo lineare ingegno,
L’accento della voce ancora viva
Che andava dritta a cogliere nel segno.
È stato meglio te ne sia andato
Allora, senza aver visto
Questi anni così futili e volgari.
Quanto ci manchi, che vuoto ci hai lasciato.
A noi resta il ricordo del tuo Cristo,
Le poesie, i tuoi scritti corsari.
Donato Ladik
Opera 5^ classificata
Valle assonnata
Tempo di ricordi passati
dove mille fiori sbocciati
sembravano sorridere al cielo.
Stride il fruscio delle foglie
nel silenzio incantato
di una valle assonnata.
Porgo l’orecchio attento
ai richiami del cuore
ove l’inquietitudine
intesse note sbiadite.
È come sentire
il suono di una cetra,
nel gelido ripasso delle corde
scandite dalla mano.
E sulla panchina del tempo
attendo l’ultimo convoglio
che mi porterà a destino.
Francesca Mirri
Opera 6^ classificata
C’è sempre la luna,
…la nostra luna,
chiara, luminosa,
e mi strega,
emoziona i miei pensieri.
Nel corteo di nuvole leggere,
bianche, trasparenti
nella prima ora della notte,
impudica, irruente,
fruga nelle mie stanze
nella mia intimità
nel mio cuore:
e… ci sei tu.
Sorrido serena a questa presenza,
impalpabile ma tangibile,
forte come se tu fossi qui:
un mondo diverso il mio mondo stasera!
Lucia Corso
Opera 7^ classificata
Donne
Frammenti di vite
esplodono dal
piccolo schermo.
Briciole sparse
nella voce impostata
di un volto
impassibile.
Sono vite rubate.
Di donne sparite
di donne violate
di donne ammazzate.
Di piccole donne
che non hanno
potuto donare.
Vite disciolte
nello spazio dilatato
di un tempo senza fine
vite sminuzzate
nei coriandoli
di dignità abolite
vite liquefatte
in un mare infinito
di nulla.
Donne sepolte.
Sopra la polvere
senza una vita.
Sotto la polvere
senza la vita.
Elena D’Arcangelo
Opera 8^ classificata
Erranti pensieri
Vagano liberi
nella nostra mente
come pellegrini,
turbano
la sofferenza del cuore
lasciando
immagini scalfite.
Fedeli compagni
del nostro cammino
alle volte
brillano come lucciole,
regalandoci
momenti lieti
col bagliore
di un sorriso.
Se ascolto il cuore
i pensieri mi seducono,
in essi c’è…
la nostalgia dell’infanzia,
il rifugio dei segreti
e, nel loro respiro,
il carosello della mia vita
di tutti i giorni.
Oh, come vorrei fermare
la giostra dei pensieri!…
volare libera e leggera,
disperdere le angosce
nell’infinito cielo
e, nel silenzio,
ritrovare me stessa.
Tiziana Martino
Opera 9^ classificata
Filastrocca del sogno
Quel sogno nel cassetto
ci sta stretto stretto,
ormai lui vuole uscire
non vuol star lì a morire.
Quel sogno vuol volare,
veder la luce del sole,
farsi accarezzare,
venerare, amare.
A star lì relegato
si sente mortificato,
offeso, maltrattato.
Il sogno diventa bello
quando crea movimento,
quando per agguantarlo
si smuovon mari e monti,
si colorano albe e tramonti,
si lascian scorrer giorni
che seppur sembran dannati
a rincorrer lui mai
saran sprecati.
Libera il tuo sogno,
armati d’ardore e fantasia,
non lasciarlo andar via,
non venderlo per un
sorriso d’ipocrisia,
se lo terrai al tuo fianco
di questo cammino
mai ti sentirai stanco.