Risultati XXI Edizione Premio Letterario Internazionale Il Club dei Poeti 2017
La Giuria presieduta da Massimo Barile per la sezione Poesia e da Monica Colombini per la sezione Narrativa, rende noti i risultati.
Sezione Poesia:
- Opera 1^ classificata: «Vò cercando» di Sergio Baldeschi, Montecerboli (Pisa).
Questa la motivazione della Giuria: «La visione lirica di Sergio Baldeschi alimenta il costante processo di scandaglio del mondo interiore d’un poeta che “calibra la vita” come a celarsi dietro “linee d’ombra” ma, nel divenire della sua poetica, ricerca “un’alba di papaveri”, simbolica luminosa fioritura dell’anima, che permetta all’Uomo di sentirsi “ancora vivo”, liricamente pulsante, in modo da riuscire a superare il “supplizio” di un’esistenza nella quale si sente continuamente in “ostaggio”.
Il poeta anela “sprazzi di luce”, bagliori ed estatiche illuminazioni, per giungere, nella chiusa della poesia, ad una sorta di “redenzione dal tedio”.
Sergio Baldeschi offre una poesia d’anima, lirico specchio esistenziale d’un poeta, sempre fedele alla sua Parola e totalmente sincero nella vibrante e profonda voce recitante». Massimo Barile. Vince Targa Il Club dei Poeti – Pubblicazione di un Libro di 32 pagine edito dalla casa editrice Montedit con assegnazione gratuita di 100 copie all’autore – Pubblicazione della Poesia sull’Antologia del Premio Sezione Poesia e su Internet club.it
- Opera 2^ classificata: «Esistere segreto» di Dario Marelli, Seregno (Monza e Brianza).
Questa la motivazione della Giuria: «Come avvolto in una sospensione lirica, Dario Marelli oscilla costantemente in bilico sulla linea di confine che “divide il pianto dal sorriso”, decretando che non esistono più interrogativi, verità celate, né miti da indagare perché vive totalmente quel “senso di precarietà” che avvolge la sua poesia, “nell’infinita attesa/di assumere una forma” e poter, infine, riaffiorare “dal suo inconscio come un’ombra”.
L’anima inquieta del poeta si plasma con la sostanza dell’”esistere segreto”, catapultando in una misteriosa e personale visione lirica». Massimo Barile. Vince Pubblicazione di un Libro di 32 pagine edito dalla casa editrice Montedit con assegnazione gratuita di 50 copie all’Autore – Pubblicazione della Poesia sull’Antologia della Sezione Poesia e su Internet club.it
- Opera 3^ classificata: «Folle paura» di Claudio Maria Zattera, Verona.
Questa la motivazione della Giuria: «Nella dimensione evanescente dell’inesorabile svanire delle forme, la Parola di Claudio Maria Zattera diventa “reliquia” del suo “amore viscerale”, “fantasma reale” in un mondo alato, “germoglio d’anima” che innalza ad una dimensione più alta, che conduce al tempo delle “dee di Babilonia”, fino a sognare “lo spazio d’un sonno deserto/dov’è più facile fingere vita”, abbandonato tra le braccia di Morfeo che regala bagliori memoriali.
Claudio Maria Zattera è artefice d’una poetica evocativa che scopre lentamente la sua profonda substantia lirica e svela, con versi limpidi, il cuore simbolico di una realtà esistenziale». Massimo Barile. Vince Pubblicazione di un Quaderno di 32 pagine edito dalla casa editrice Montedit con assegnazione gratuita di 50 copie all’Autore – Pubblicazione della Poesia sull’Antologia della Sezione Poesia e su Internet club.it
- Opera 4^ classificata: «Raptus» di Francesca Croci, Predazzo (Trento).
Questa la motivazione della Giuria: «Seguendo un processo di rivisitazione lirica dell’esistente, Francesca Croci decreta l’inesauribile mistero della vita e l’enigmatico divenire esistenziale.
Il “cuore palpita inascoltato” mentre il dolore “straripa” e “brucia” nel mondo lirico che coraggiosamente “perlustra” l’oscurità della “bianca follia”, generandosi e, poi, nutrendosi della stessa visione.
La vertigine della vita assale e penetra fin nelle “viscere”, cercando di sfuggire all’”urlo nero della morte” e trovare salvazione dall’atmosfera plumbea che tutto avvolge.
Il sigillo lirico, “Tutto è già successo”, rende evidente che la luce salvifica rimane celata tra i “contorni delle cose” in attesa di una nuova rivelazione». Massimo Barile
- Opera 5^ classificata: «Un raggio di sole tra i rami» di Alessandro Inghilterra, Genova.
Questa la motivazione della Giuria: «Come a seguire un percorso lirico che conduca alla conoscenza della sostanza autentica del vivere, Alessandro Inghilterra offre pensieri d’amore che fluttuano liricamente sul “fragore delle onde”, linfa dell’animo che “infrange gli argini della speranza”, miracoloso “raggio di sole tra i rami” che possiede il dono della parola, celato tra milioni di “storie banali, storie normali e storie andate male”, ultimo baluardo che difende dall’ insidia dell’oscurità.
La sua poesia si nutre di una modulazione melodica che risulta liricamente efficace». Massimo Barile
- Opera 6^ classificata: «Con le mani radenti» di Matilde Bufano, Milano.
Questa la motivazione della Giuria: «Nella poesia di Matilde Bufano v’è la tensione a decretare la”nullità miserabile” nel momento in cui si è impotenti ed inerti al cospetto delle sofferenze del mondo, sconfitti davanti al dolore della vita e alla disperante “fine dei sogni” quando non rimane che “ingoiare veleno”.
La sua percezione lirica s’infiamma dell’essenza stessa di tale dimensione e la visione finale, fra “onde pure”, “ambrosia” e “mani stellate”, diventa contemplazione salvifica dell’umano esistere». Massimo Barile
- Opera 7^ classificata: «…scoprirai che il racconto…» di David Pignotti, Castorano (Ascoli Piceno).
Questa la motivazione della Giuria: «Nel serrato scandaglio lirico del primo tempo lirico della sua poesia, David Pignotti, attingendo alle più labili percezioni dell’esistere, riesce ad estrapolare spiragli d’animo, abissi di dolore e schegge memoriali nell’inesorabile declinare del Tempo che decreta il suo segreto.
Le visioni liriche sono illuminate da una profonda voce recitante che pare cullare durante il processo di ricerca, tra distratti torrmenti, precari equilibri ed estenuanti attese, verso una rinnovata possibilità risolutrice, al cospetto delle vibranti trame esistenziali, in una simbolica “notte al raso di luna”». Massimo Barile
- Opera 8^ classificata: «Tra acqua e cielo» di Maria Cecchinato, Fogliano Redipuglia (Gorizia).
Questa la motivazione della Giuria: «Nella lirica di Maria Cecchinato il tempo consolatore si presenta nelle sue “forme mutanti di misteriose ombre”, tra “odore di salmastro” e lento “fluttuare in invisibili correnti”, assecondando l’immersione nella quiete d’un mondo selvatico, come in attesa d’un salvifico risveglio dell’animo.
Nel cuore della poetessa la fine dell’estate è ormai vicina ed i pensieri si libreranno oltre il silente luogo, sospeso tra acqua e cielo, fino a sprofondare in un’agognata “solitudine di pace”». Massimo Barile
- Opera 9^ classificata: «Alla ragazza morta sul letto di guerra» di Stefano Irato, Scandicci (Firenze).
Questa la motivazione della Giuria: «Nella cruda visione lirica di Stefano Irato non esistono più “ricordi”, né “mani da riscaldare”, ma solo un cielo che opprime, dominano “barlumi di dolore” in atmosfere sanguinanti, mentre il tempo scorre inesorabile spolpando il corpo delle vittime e oscurando l’animo ormai sfinito.
La sua poesia incarna il dolore che annienta l’Uomo e la sua Parola anela bianche ali con le quali volare lontano dall’orrore della follia». Massimo Barile
- Opera 10^ classificata: «Lasciati andare» di Lucia Ingegneri, Monza.
Questa la motivazione della Giuria: «Nella lirica di Lucia Ingegneri si assiste ad un lento abbandono al flusso della vita mentre il cuore, dopo la sofferenza patita e l’umano faticoso vivere, attende gesti d’amore.
Nel luogo dell’Essere, che illumina gli “oscuri ricordi”, ecco nascere “l’abbraccio della vita”, tra frammenti esistenziali e “sogni di donna”, che possano offrire un senso autentico alla vita». Massimo Barile
Dal quarto al decimo vincono: Attestato – Buono valido per avere 30 copie in omaggio in caso di pubblicazione di un proprio libro con la casa editrice Montedit – Pubblicazione della poesia sull’Antologia del Premio Sezione Poesia e su Internet club.it
Sezione Narrativa
- Opera 1^ classificata: «Tempo per ricordare» di Silvia Marini, Tirrenia (Pisa).
Questa la motivazione della Giuria: «Le parole, semplici, puntuali e vere dipingono un quotidiano di grande attualità, segnato dall’incontro tra generazioni, a cui fa da sfondo il tema dell’immigrazione e dell’incontro tra culture. Un racconto tutto al femminile in cui tre donne si incrociano attorno alla figura di una di loro, apparentemente fragile, ma fulcro delle loro esistenze, l’anziana madre. È proprio lei che segnando i tempi del loro vivere bonariamente osserva la frenesia del vivere abbandonandosi saggia al consolante “ricordare” che si riflette poeticamente nell’oggi». Monica Colombini Vince Targa Club dei Poeti – Pubblicazione di un libro di 32 pagine edito dalla casa editrice Montedit di cui 100 copie vengono assegnate all’Autore – Attestato – Pubblicazione del racconto sull’Antologia del Premio e su Internet club.it
- Opera 2^ classificata: «La bottega paralizzata» di Francesca Danese, Trieste.
Questa la motivazione della Giuria: «La scoperta di un salotto misterioso nella vecchia casa di famiglia ormai vuota, evoca con delicata malinconia, in punta di penna, atmosfere d’altri tempi dal sapore d’infanzia, che si infrangono, con sorprendente magia, nel surreale domino in caduta della miriade di oggetti meticolosamente disposti». Monica Colombini
- Opera 3^ classificata: «Una crociera per ricominciare» di Cristina Ticci, Milano.
Questa la motivazione della Giuria: «L’autrice descrive con piacevole ritmo e scrittura scorrevole, ma mai banale, l’evoluzione psicologica della protagonista che, dallo sgomento dello svelato tradimento del marito, muove nella direzione di un recuperato senso di se stessa e delle proprie aspirazioni e desideri, non rinnegando in passato e i suoi ricordi, ma prendendo da questo la forza per aprirsi ad una nuova vita e nuovi amori». Monica Colombini
- Opera 4^ classificata: «Gli incubi di Carmen» di Cosimo Gentile, Benevento.
Questa la motivazione della Giuria: «L’autore riesce nell’intento difficile di affrontare, con una scrittura senza orpelli, il tema della malattia e della morte che si rivelano solo sul finire protagoniste vere del racconto, uscendone al termine sconfitte dal ricordo di chi resta». Monica Colombini
- Opera 5^ classificata: «Martina» di Massimo Zona, Calvi Risorta (Caserta).
Questa la motivazione della Giuria: «La vita che nasce si racconta, dalla prima scintilla biochimica fino alla faticosa esperienza del nascere, e si racconta in prima persona, dall’interno, restituendo un piccolo racconto che profuma di ingenuità bambina, di voglia di scoprire e di essere accarezzati, e che, con spunti di lieve divertimento celebra lo sbocciare di una nuova vita. Ancora più bello perché scritto da un uomo!». Monica Colombini
- Opera 6^ classificata: «Il clochard poeta» di Angelo Bindi, Rho (Milano).
Questa la motivazione della Giuria: «La narrazione abilmente ricompone poco a poco le tesserine del mosaico dell’esistenza di un uomo come tanti nelle nostre città’, un clochard. Sullo sfondo della città di Milano. I frammenti di ricordi familiari, il deluso, ma mai accantonato, sogno giovanile di diventare scrittore, il rimpianto dell’amore perduto, si sovrappongono alla dura quotidianità della vita in strada, ai compagni di sventura, alla speranza di un nuovo futuro che, nel chiudersi del percorso narrativo, trova un inatteso nuovo orizzonte di riscatto proprio nella scrittura e nella pubblicazione del primo libro». Monica Colombini
- Opera 7^ classificata: «Il ritorno di Merio» di Angelo Bindi, Rho (Milano).
Questa la motivazione della Giuria: «La scrittura dipinge con semplicità, ma ricchezza di immagini, i paesaggi e i pensieri del protagonista nel suo rievocare un lontano amore mai dimenticato, che in un incontro che sa di “colpo di teatro” torna ad essere una speranza viva e reale». Monica Colombini
- Opera 8^ classificata: «Via la Merica!» di Francesco Paolo Nardella, Fidenza (Parma).
Questa la motivazione della Giuria: «Il racconto regala un affresco preciso e vivo dell’esperienza, e delle dolorose speranze dei migranti italiani in America». Monica Colombini
- Opera 9^ classificata: «Mi ritorni in mente» di Davide Bacchi, Bologna.
Questa la motivazione della Giuria: «Il ricordo degli anni di liceo si affacciava vivido restituendo il ricordo dei compagni di scuola e la fotografia di una bella gioventù riconoscente capace di gesti di amorevole solidarietà». Monica Colombini
- Opera 10^ classificata: «Primo amore» di Emanuela Dalla Libera, Severeto (Livorno).
Questa la motivazione della Giuria: «Il racconto descrive con delicatezza piacevolissima l’esperienza infantile comune del primo distacco da casa per una vacanza in colonia. Nel racconto dei desolati pianti della protagonista, del suo senso di solitudine e abbandono la penna dell’autore, con piccole pennellate, disegna un bambino e il chiacchiericcio infantile fatto confessioni e piccolo quotidiano condiviso, accendendo così una piccola luce tra le lacrime che si trasformano in amicizia o forse primo misconosciuto amore». Monica Colombini
- Opera Segnalata dalla Giuria con attestato di merito per la completezza del progetto e il piacevole corredo di illustrazioni a: «Nel paese di Pitagora» di Stefania Contardi, Cassola (Vicenza).
Questa la motivazione della Giuria: «Particolarmente riuscito il progetto complessivo che coniuga la forma della filastrocca e delle colorate e divertenti illustrazioni per avvicinare i più piccoli al magico mondo dei numeri». Monica Colombini
Dal 2° al 10° classificato vincono: Attestato – Pubblicazione del racconto in Volume Antologico dei racconti vincitori della sezione Narrativa, edito dalla casa editrice Montedit , con assegnazione di 5 copie gratuite a ciascun Autore – Pubblicazione del racconto su Internet club.it
La premiazione avverrà Sabato 17 febbraio 2018 con inizio alle ore 15,00 presso il Teatro Polifunzionale La Corte dei Miracoli – piazzale delle Associazioni, 19 – Melegnano (Milano). Spedita in data 29/12/2017 lettera di invito a mezzo posta.
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