Maria Grazia Saviola Galli
Opera 1^ classificata
Noi di villa Amicizia
Era giocare l’ironia,
disegnare stupori su
volti d’ambra e d’anima,
in ore di storie e comete
e demoni danzanti.
Era salire il precipizio del
destino, bearsi l’ombra
intrigante della luna, il
mito del canto profuso in
cantilena, la cromìa
specchiata nel riverbero
della sera.
Era affondarsi nell’erba
molle, la notte di San Lorenzo,
trascinati al cielo nell’oblio
di stelle naviganti.
Ora, fra orme e foglie rese
al firmamento, noi prede di
vissuto, eccoci al racconto,
al mimo del tempo infranto.
Resta il suono del vento, un
brivido che disperde, in
silenzio, piume di vita.
Petra Trivilino
Opera 2^ classificata
Fantasma
Ogni volta che guardi
oltre una parete,
ricordati di me.
Ogni volta che chiami
qualcuno
da una finestra,
rammentati che io sono qui.
Ricordati che niente
è falso,
che ogni verità
traspare dalle bocche socchiuse,
che ognuno se la mangia
come vuole, la vita,
e non devi
dispiacerti di questo.
Promettimi
che non ti abbatterai,
non farai in modo
da mutare e diventare buio.
Il buio si insegue,
ma fa male
e avvelena la vita.
Ricordati che non
sarai mai sola,
che io ci sarò sempre.
Ogni volta che guarderai
un volo di luce,
in quelle nuvole ci sarò io.
Ti guarderò dall’alto
perché altro non c‘è.
Ricordati di vedere
in un muro
una voce e una mano che,
oltre i mattoni e la calce,
ti dirà: il tempo non è niente,
perché c‘è ancora qualcosa.
Caterina Angela
Opera 3^ classificata
Nel tuo giardino
Ti abbiamo visto.
Immobile, sola.
Le speranze svanite nei tramonti.
Tu… una stella senza luce.
Tu… una foglia accartocciata.
Nelle ombre lunghe e scarne
la tua tristezza a scavato i nostri cuori.
Vorremmo poterti sentire… – Raccontaci di te,
del tempo che è volato,
degli amori che hai lasciato. – Abbraccia con noi,
la giovinezza vissuta e i sogni da bambina. – Narraci le fiabe col principe azzurro,
gli gnomi, gli elfi e le fatine.
Vorremmo poterti raggiungere…
Oltre la barriera del tempo e dello spazio
ascoltaci… – Non lasceremo che la luna
ti addormenti nel silenzio. – Accarezzeremo i tuoi rami senza foglie. – Ti sussurreremo parole delicate.
Come fili invisibili,
oltre le mura della solitudine ti cercheremo.
Mano nella mano,
ci condurrai nel tuo giardino.
Là, raccoglieremo rose blu e
parleremo con gli uccelli.
Oltre la vita,
porterai nelle tue mani
i tuoi sorrisi e i nostri sorrisi.
Simona Conte
Opera 4^ classificata
Amica mia
Potessi raggiungerti
là dove sei
rideremmo del tuo cappello
e dell’ombra che ti fa sul naso
ricordo la forma delle tue unghie
potessi aiutarmi lo faresti
lo so
anch’io
lo farei
per te.
Ti tocchi le narici e ridi,
amica mia,
mi hai lasciata in buone mani
mani venute da lontano
a sfiorarsi le sopracciglia con le dita.
L’alba arriva all’improvviso
il mostro sanguinario chiamato amore
digrigna i denti
nell’angolo buio della mia vita.
Fine dell’incoscienza.
Ci guardiamo negli occhi
ci conosciamo fin troppo bene.
Ho da mangiare e da bere
ho da correre e camminare
e nessun diritto al lamento
ma io parlo
e tu non sai nemmeno di cosa sto parlando
o chiamiamo con nomi diversi
lo stesso sgomento?
Lina Cornia
Opera 5^ classificata
Insieme
L’amicizia è un fiore
è un sorriso
a volte è un pianto.
È una carezza silenziosa
uno sguardo dolce
che quasi ci sfiora
è un po’ di spazio
nella vita che stringe
una pausa di un viaggio
che troppo in fretta
ci riporta a casa.
È mille cose e se ci manca
l’abbiamo accanto
è libera come un pensiero
e se mai ci ingombra
sa star nell’ombra.
“L’amicizia “
è come un velo
copre
e un po’ traspare
lascia spazio per capire
e non parlare.
E’ un filo sottile
che unisce ma non lega
o come un bacio
che scalda ma non brucia.
È con il tempo
che frugando nella vita
fra le cose più preziose
ci troviamo anche un’amica.
Riccardo Del Sole
Opera 6^ classificata
Amico di sempre (2007)
Amicizia: finestra aperta sul mondo,
specchio del nostro essere
mano tesa per dare e non chiedere
nell’accoglienza sincera dell’altro da se
che sarà come fratello e amico vero.
Amicizia che non può sciogliersi nel tempo,
non definirsi e limitarsi nella distanza
ma esser espressione di ciò che amiamo
e desideriamo per noi stessi,
per il nostro amico.
Amicizia non solo parola di solidarietà,
facile accumulo di luoghi comuni
che evaporano nel giorno del bisogno,
ma segno concreto di fiducia e vicinanza,
di bene e condivisione.
Avere un amico e scoprire
quanto sta facendo per renderci migliore
più di quanto mai abbia fatto qualsiasi fede
per renderci felici e assennati.
Avere un amico è sapere
che la notte non sarà profonda
né la casa silenziosa
e ci sarà qualcuno a nettar le lacrime
o a sorrider con noi.
Amicizia conforto e impegno
colloquio infinito
amore sincero.
Per fortuna non esistono
mercanti di amici,
l’amicizia resta bene libero
e responsabilità personale
nella scelta dell’altro.
Loredana Faletti
Opera 7^ classificata
A un’amica poetessa
Ti parlerò,
anche se non vorrai.
Ti scriverò.
Ed userò il tuo ritmo,
che conosco
ed ho nell’orecchio.
Poiché ti ho ascoltata,
in tutti questi anni,
come forse pochi
e con la stima che meriti.
Ti ho offerto quel brandello
che il mio cuore
o il mio spirito
ha potuto.
Poco, certamente,
e forse un po’ inaridito
dalla stanchezza
e dalle troppe nebbie che aleggiano
sulla vita.
Nebbie che anche tu,
per altre vie,
conosci.
E dunque ti saluto,
da una finestra chiusa,
da un treno in corsa,
da un libro richiuso
ed in un lampo di rivolta
su questa pagina ti lascio
una macchia di sole,
arancio ed incrostato
di sale e delusione,
di tempo.
Carla Tedde
Opera 8^ classificata
Amicizia è
Amicizia
è lo slancio
che si porge come un dono,
è una ricchezza che si regala
senza calcolo e senza limiti.
Amicizia
è la capacità di ascoltare
chi ha solo te come referente
e aspetta la tua stretta di mano
per non sentirsi più solo.
Amicizia
è condivisione
di nascite e di lutti,
è conforto nelle incertezze,
negli sbagli, nelle paure,
nelle disillusioni e nella sfiducia.
Amicizia
è coraggio di sporcarsi le mani,
di lottare per far rispettare i diritti dell’altro
e riacquistare la propria dignità,
e gioia di vivere anziché sopravvivere.
Amicizia
è accoglienza che non ti inquadra
secondo preconcetti di pelle, di lingua, di credo.
Amicizia
è un’unica casa
dove parla solo il linguaggio dell’amore
che affratella e genera stagioni
che non conoscono più guerra.
Maria Mosca
Opera 9^ classificata
Filo invisibile
Filo invisibile
tessuto da sempre,
riempie la vita
cancella i silenzi.
Lo senti col cuore
tra mille rumori,
ti porta per mano
là dove ti chiama.
E corri felice
contento di andare,
l’amico ti aspetta
non farlo aspettare.
Gaia Ortino Moreschini
Opera 10^ classificata ex aequo
Nell’ora del tè
Immersa nell’oceano azzurro dei tuoi occhi
Tutto si lasciava decifrare
Nella tremula luce del tuo nudo sguardo
Mentre le mani bianche e affusolate
Versavano lente calda acqua sul frutto di foglie
Macerate tinte dalla vermiglia terra
Ora indifesa del giorno ancora arso dal sud
Guardavo il liquido filtrare e la tua quieta
Deliziosa figura nel silenzio
In attesa di qualcosa che si sarebbe rivelata
Frammento di luce su un volto o il primo apparire
Di un raggio di sole dopo il temporale
Vento di inaspettata felicità
Scarmigliava i miei capelli
A riempire gli immensi vuoti di un passato
Affollato da speranze e coltri di inquiete notti
Ricordo il colore delle tue labbra
Innamorate del sole
Mentre sorseggiavi il tè
E là fuori le fronde intrecciate dei rami
Ondeggiare su un cielo terso senza tempo
Quanta tenerezza nei tuoi gesti nel sorriso
Ancora oggi nell’ora in cui l’astro languido si posa
A racchiudere tutte le più belle memorie della mia vita
Infante gioia a innalzare l’anima
Alla luce di misteri infiniti
Tu che a me vicina
Eri sorgente di felicità
Nell’attimo umile e lieve che scivolava inesorabile
Verso il crescente dilagare della sera
Angelo Colucci
Opera 10^ classificata ex aequo
Ad occhi chiusi
Mi dici che col tempo ci si abitua a tutto…
E ti credo se poi scopro
che quasi sereno vivi nel tuo buio
anche se qualche volta
vorresti conoscere cos‘è la luce…
Già, la luce…Ti dirò, amico mio,
che anch’io che vedo non so ancora cos‘è
e sto come te nel buio
(anche se diverso dal tuo)
e spesso non so nemmeno
se ci vedo davvero
o se tutti stiamo al mondo ad occhi chiusi
e la luce non è
che solo un sogno che di rado s’avvera…
Mi dici che col tempo ci si abitua a tutto,
ma oggi non ti credo più
se continui a chiedermi il perché delle guerre
il perché di tanta fame, di tanto dolore,
se cominciamo insieme a vedere oltre il nostro buio
oltre i nostri occhi chiusi da sempre
per rimandare ogni passo,
per rimanere indifferenti…
Già, la luce… Ora sappiamo finalmente cos‘è...
La luce è solo l’impegno
di rispondere ad una mano tesa, di fare qualche passo
verso lo sconosciuto che s’incontra ogni giorno
e non aver più paura di chiamarlo amico…
Giuseppe Spinillo
Opera 10^ classificata ex aequo
Piccole gocce
Siamo vicini come piccole gocce d’acqua in un catino,
siamo la voce di un bambino che
ripete per mille volte la stessa parola, e
che allo sguardo indispettito dell’adulto
risponde con un sorriso, siamo il viso
di una vecchia in un villaggio che ci rinfresca con
l’acqua di un secchio, siamo una tavola
imbandita di mosche ed amore,
siamo il coraggio di vivere che non muore,
siamo una voce stentata che racconta e
non smette di narrare, siamo piccole gocce
d’acqua dolce che non si disperdono nel mare,
siamo il coraggio di amare,
barche controvento, lo spavento rientrato nel porto,
un viso rugoso ma aperto, un check point abbandonato,
uno sguardo vissuto, siamo un coro di voci di bimbi,
e bella ciao, e partigiano portami via,
siamo gocce d’acqua fresca su labbra assetate,
siamo le risposte non date che cercano la giusta domanda,
siamo un io ed un te, siamo un noi,
siamo quel bacio che ha
finalmente trovato la strada
siamo piccole gocce d’acqua in un catino,
siamo quella sete finalmente dissetata,
siamo una notte che piano diventa mattino