Fabrizio Consoli
Opera 1^ classificata
Solitudine
Vorrei che nevicasse
sulle sconfinate praterie
che invadono la mia mente
così che tu possa essere la prima
a percorrerle.
E le orme che lascerai
come calchi indelebili
ricorderanno a me stesso
che non sono solo
Terra mia
Terra mia perdonami
mi hai visto nascere
mi hai aiutato quando ero in difficoltà
hai raccolto le mie lacrime
hai fatto di me un uomo
ed ora io ti lascio
non so per quale destino
Rimpiangerò le lunghe passeggiate sotto il sole
le lunghe riflessioni
i lunghi silenzi
Terra mia perdonami
se un giorno le mie spoglie
torneranno a te
ma noi eravamo una cosa sola.
Lisetta Borali
Opera 2^ classificata
Malinconia
Sei quel senso di vuoto
che mi riempie l’anima.
Giungi inattesa
silente
a soggiogare la mente
in questa ipnotica letargia.
Scivoli sul cuore con affilate carezze
violando e velando certezze.
Veleno e balsamo
di questo mio inquieto vivere.
Rifugio e prigione
di una volontà schiava a sé stessa.
Luigi Di Legge
Opera 3^ classificata
Pineta
I pini perfetti
si allungano
generosi.
Aria fresca
liscia le braccia
inspiro
espiro.
Aspetto il momento terreno
in un inconfondibile silenzio
di minuscoli aghi.
Seduto
lo ascolto.
Il rientro
Le stelle sono finite
solo un puntino di luce.
I motori rincasano liquidi
suonano le campane
una donna si affaccia
tossisce
dietro le finestre
dietro le porte
si serve una cena invisibile.
Giorgio Salsi
Opera 4^ classificata
Il mio sangue
(in memoria di Sergej Esenin)
Ti lascio il mio sangue, il mio ultimo pensiero
parto senza bagaglio, braccato dall’uomo nero
la notte sento l’eco dei suoi passi nella radura
segue nell’aria gelida l’odore della mia paura.
Ti lascio una corda, sincera come una carezza
ho sciolto l’ormeggio, parto alla prima brezza
nell’incanto che si svela al tramonto della luna
veleggerò per mari nuovi in cerca di fortuna.
STRILLANO I GIORNALI DELLA SERA:
OGGI UN BAMBINO E’ NATO!
UN VECCHIO E’ MORTO!
OGGI UN POETA, UN UOMO PERPLESSO
E’ CADUTO SCAPPANDO DA SE STESSO!
STRILLANO I GIORNALI DELLA SERA:
OGGI UN BAMBINO E’ NATO!
UN VECCHIO è MORTO!
OGGI UN POETA, UN UOMO PERPLESSO
È CADUTO SCAPPANDO DA SE STESSO!
STRILLANO I GIORNALI DELLA SERA!
STRILLANO I GIORNALI DELLA SERA!
Tiziana Carlotti
Opera 5^ classificata
Ricordo
Un grido, un pianto, una disperazione… inutile… il dopo…
Il presente e poi il dopo… Di un passato che resterà.
Immensa distesa di margherite senza petali…
Il ricordo assottiglia la strada.
Non più curve né vento, pioggia e sole.
Il tempo scorre,
il tempo veglia.
Nel soffio di un dolore intramontabile,
il delirio di ogni giorno
senza scusa né parte
di un pensiero oramai incessante.
L’inutilità utile a dimenticare,
per frammenti quotidiani.
Ma il ritornar tramonta
E non c’è via per me.
Mario De Rosa
Opera 6^ classificata
Oggi mi porta…
Oggi mi porta il vento le voci
di quei ragazzi ebbri di libertà
che più di leste rondini hanno solcato
di grida e corse i cieli dell’infanzia.
Api sciamanti in nascosti rifugi
nelle capanne ad arte costruite,
nel bosco di pini là sulla collina,
si era eroi di terre senza età.
Erano vere le spade
dagli alberelli tratte
che ad impugnarle ci dava
un’emozione, come a lezione
l’Orlando, di mattina.
Poveri sì e senza tanti vizi,
furfanti in strada
ma al catechismo santi,
d’attimi eterni s’è reso ladro
il tempo.
Mia gioventù
Fresca brezza d’Estate sulla pelle
lieve carezza sul corpo arso d’amore
potente fiume
scintillante e cheto
durevole sorriso come un fiato:
mia gioventù.
Anna Maria Cardillo
Opera 7^ classificata ex aequo
Vorrei vedere il mare
Vorrei vedere il mare:
vorrei vederlo adesso,
indovinarlo…
Proprio questa notte
nel buio senza stelle
di novembre,
a piedi nudi andando
per orme già affondate
nella sabbia.
Vorrei vederti adesso,
indovinare te al mio fianco,
senza luna,
fra l’odore del sale percepirti
e del vento l’ardire spudorato.
Più vicino:
sopra la pelle camminarmi,
come di rena granuli volanti
d’alito tuo bagnati,
mentre l’onda ricopre le parole
e scivolano baci lungo il collo
e la notte
s’allunga come un sogno
che in quel mare s’annega
e mai finire.
Sauro Govoni
Opera 7^ classificata ex aequo
Foglia
Foglia, tu che rinfreschi l’afa estiva
Della tua ombra mi sollazzo
Del tuo dolce frusciare mi quieto.
Ora rossa sei rimasta sola,
aggrappata a quel ramoscello che fino a ieri ti aveva nutrito.
Sussulti ad ogni brezza.
Ma di andar per il tuo destino ancora non ti senti pronta.
Quel mattino dalla finestra guardai in giardino e più non ti vidi.
Ora riposi tra le pagine di un libro,
fiera di poter essere ammirata.
Evocando un’emozione.
Marco Nicastro
Opera 7^ classificata ex aequo
A mio padre
Quando tu più non ci sarai,
la tua presenza, fattasi fatua
sempre mi lacererà come un cancro.
Irrimediabilmente perduto,
Mi indicherai con un sorriso amaro
Ciò che non fu tra di noi
E quel fantasma che aveva confuso
Il nostro umano starci accanto.
Tentennamenti
Logorio di ore immerse
In un mare d’apatia.
Sono il desiderio sfuocato
E l’intenzione che vacilla.
Vago dipinto (15/07/2008)
Assenza di me negli attimi sacri.
Si smorza il vigore
Della vita che effonde.
Lacerazioni sonnolente
Nell’estatico arazzo di luce.
Maria Gurreri
Opera 10^ classificata
Il treno…
Il treno
dei ricordi
mi porta
lontano
con te
in un paese
caldo
generoso
e
forte
Ti assomiglia
se chiudo
gli occhi
sento
il profumo dei fiori
in questi viali
della nostalgia
così
affollati
di ricordi
così vivi
da sentire
il rumore
dei nostri passi
su quelle strade
piene
di voci affettuose
e di cicale
che ci cantano
la melodia
Eterna
della vita.